Portfolio – Phoenix / ICT & DIGITAL SOLUTIONS STRATEGY, INTEGRATION, TRANSFORMATION Tue, 05 Aug 2025 08:42:35 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 /wp-content/uploads/2023/09/Phoenix_Icon_Full-Color-150x150.png Portfolio – Phoenix / 32 32 Accessibilità Digitale – Città Metropolitana di Reggio Calabria /progetti/accessibilita-digitale-citta-metropolitana-di-reggio-calabria/ /progetti/accessibilita-digitale-citta-metropolitana-di-reggio-calabria/#respond Wed, 25 Jun 2025 09:54:26 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=24001

L’Obiettivo 

L’intervento ha come finalità la progettazione ed erogazione di attività formative sui temi dell’accessibilità digitale rivolte ai dipendenti della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del personale dei Comuni del territorio. Il tutto è inquadrato nell’ambito dell’investimento PNRR 1.4.2 “Citizen Inclusion – miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali”. 

Il progetto 

Il progetto si è articolato in due interventi. Il primo intervento ha riguardato lo sviluppo e la fornitura di una piattaforma di e-learning interamente personalizzata, progettata per rispondere agli standard delle Pubbliche Amministrazioni italiane attraverso l’adozione del framework “Bootstrap Italia”. La piattaforma, basata su tecnologie open-source, è stata configurata per ospitare contenuti didattici multimediali. Oltre all’infrastruttura tecnica, l’intervento ha incluso la progettazione dell’architettura, l’implementazione del front-end, l’installazione in ambiente del cliente (sia on-premise che in cloud) e l’integrazione di moduli video formativi. Sono state inoltre svolte attività formative rivolte agli amministratori di sistema e ai tutor, per garantirne l’autonomia nell’uso della piattaforma, accompagnate dalla produzione di documentazione tecnica e di un manuale utente. L’intervento si è concluso con la consegna di un ambiente operativo completo, testato e conforme agli standard richiesti, corredato da un piano di assistenza e manutenzione. 

Il secondo intervento ha previsto la realizzazione di una customer survey interna volta a raccogliere dati e percezioni sui temi dell’accessibilità digitale tra i dipendenti dell’amministrazione e il personale comunale del territorio. In collaborazione con il cliente, è stato co-progettato un questionario di 20 domande, somministrato a un campione di 500 partecipanti attraverso una piattaforma conforme al GDPR. I dati acquisiti sono stati successivamente analizzati secondo criteri sia quantitativi che qualitativi, e i risultati sono stati sintetizzati in un report finale corredato da grafici, insight e raccomandazioni operative a supporto delle decisioni future dell’amministrazione. 

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Piattaforma Formazione Wise /progetti/piattaforma-formazione-wise/ /progetti/piattaforma-formazione-wise/#respond Wed, 25 Jun 2025 09:44:40 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=23996

Il contesto

WiseGate è una realtà consulenziale che orienta le organizzazioni verso un percorso evolutivo, rigenerativo e trasformativo focalizzando i suoi interventi su Innovazione, Sostenibilità, e Valorizzazione e Sviluppo del potenziale umano.

Il progetto

Per la unit WiseEdu, Phoenix ha messo a disposizione la piattaforma GOKEO per supportare le attività di formazione dei Manager aderenti all’Associazione Italiana degli Utility Manager. La piattaforma, fornita in modalità Platform as a Service (PaaS), offre un ambiente di apprendimento flessibile e scalabile che combina contenuti formativi tradizionali con moduli innovativi sviluppati mediante tecnologie di Generative AI (Gen AI).

Oltre alla fornitura della piattaforma, Phoenix ha svolto un ruolo attivo nella progettazione e definizione del syllabus dei percorsi formativi, curando in particolare la strutturazione dei contenuti e il format didattico dei corsi. L’intervento ha garantito una proposta formativa coerente con le esigenze di aggiornamento professionale dei Manager del settore utility, assicurando qualità, personalizzazione e aderenza agli standard dell’associazione.

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HPX – Heritage, Play, Experience  /progetti/hpx-heritage-play-experience/ /progetti/hpx-heritage-play-experience/#respond Wed, 25 Jun 2025 08:50:57 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=23990

L’esigenza 

Il progetto nasce dall’esigenza di rendere il patrimonio storico-culturale più accessibile, coinvolgente e inclusivo, superando le barriere fisiche, cognitive e linguistiche che spesso limitano la fruizione museale. In un contesto in cui l’interesse dei visitatori verso esperienze interattive e personalizzate è in crescita, vi è la necessità di integrare tecnologie immersive e approcci ludico-educativi per trasformare la visita in un’opportunità di apprendimento attivo e memorabile. Si intende inoltre valorizzare il patrimonio culturale attraverso strumenti digitali sostenibili che ne garantiscano la preservazione e la diffusione anche a distanza.

Il progetto

HPX prevede la creazione di un’esperienza innovativa di Realtà Aumentata dedicata ad ambito museali. Utilizzando un’app mobile, i visitatori vengono accompagnati da un soggetto virtuale che li guida in un serious game interattivo fatto di enigmi, missioni e ricostruzioni 3D. La tecnologia AR marker-less consente di riconoscere le opere e gli ambienti senza l’uso di marker fisici, permettendo di interagire con i contenuti semplicemente inquadrandoli. Un assistente virtuale AI in linguaggio naturale fornisce informazioni personalizzate, mentre strumenti di accessibilità come filtri per daltonici e supporti per ipovedenti rendono l’esperienza inclusiva. La gamification premia i visitatori con punti, badge digitali e contenuti esclusivi, culminando in un report finale personalizzato e condivisibile. L’approccio integra storytelling, immersione e interattività per promuovere un modello replicabile di valorizzazione culturale basato su tecnologie emergenti.

Progetto finanziato dal PNRR – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.5Creazione e rafforzamento di Ecosistemi dell’Innovazione, costruzione di leader territoriali di R&S” Programma di Ricerca e Innovazione  Sicilian Micronanotech Research and Innovation Center SAMOTHRACE, Spoke 1 – Università di Catania.

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ARCH-KNOWS /progetti/arch-knows/ /progetti/arch-knows/#respond Wed, 25 Jun 2025 08:28:31 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=23982

L’esigenza 

La necessità è quella di dotare siti monumentali, archeologici e museali di strumenti digitali avanzati per la conservazione sostenibile, la catalogazione scientifica e la valorizzazione partecipativa del patrimonio culturale, superando le limitazioni imposte da fattori ambientali, degrado, carenze informative e barriere di accessibilità fisica. 

Il progetto

ARCH-KNOWS è un’iniziativa finalizzata alla creazione di un sistema innovativo per la digitalizzazione e la fruizione del patrimonio storico-culturale. Attraverso l’integrazione di rilievi 3D, analisi archeometriche e simulazioni predittive del degrado, il progetto realizza digital twin dettagliati dei manufatti, arricchiti con dati multidisciplinari. Il cuore del sistema è una piattaforma web-based e un repository interattivo, pensati per condividere conoscenze, coinvolgere cittadini e studiosi, e supportare la gestione e il restauro. Tecnologie come AR/VR e storytelling immersivo rendono l’esperienza accessibile anche a persone con disabilità e a un vasto pubblico, contribuendo alla digitalizzazione, sostenibilità e inclusività della cultura.

Il progetto è realizzato in partnership con l’azienda Istemi srl, capofila del partenariato. Phoenix ricopre un ruolo chiave nello sviluppo dell’infrastruttura digitale, mettendo a disposizione le proprie competenze tecnologiche per la progettazione, l’implementazione e la manutenzione di un database centralizzato. Questo sistema ha il compito di raccogliere, organizzare e gestire in modo efficiente tutti i dati acquisiti durante le attività di rilievo e analisi chimico-fisiche sui manufatti oggetto di studio. Grazie alla propria esperienza nello sviluppo software, Phoenix cura l’integrazione dei diversi componenti digitali, assicurando continuità, sicurezza e accessibilità ai dati. Le interfacce utente vengono progettate per essere intuitive e fruibili anche da utenti non esperti, promuovendo un coinvolgimento ampio e trasversale.

 

Progetto finanziato dal PNRR – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3Partenariati Estesi alle Università, ai Centri di Ricerca, alle Aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base” – Programma di Ricerca e Innovazione “CHANGES – CREATIVITY AND INTANGIBLE CULTURAL HERITAGE”, Spoke 6 – Università di Catania. 

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Cyberontology /progetti/cyberontology/ Thu, 12 Jun 2025 13:03:53 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=23895

L’esigenza

Il progetto Cyberontology sviluppato da Phoenix, nasce in risposta alle aziende che desiderano un prodotto che le aiuti nel delimitare e nell’affrontare attacchi cyber , sempre più frequenti.

Abbiamo pensato di creare un vocabolario ontologico univoco contenente tutte le keywords presenti nei diversi ambiti della sicurezza digitale, in modo da formare una base su cui costruire sistemi di sicurezza sempre più efficaci e immediati.

Il progetto

Il progetto ha l’obiettivo di costruire un vocabolario informatico e metterlo a disposizione tramite un software capace di recuperare in modo “intelligente” le informazioni sulla sicurezza. L’idea è delegare sempre di più all’Intelligenza Artificiale la gestione delle misure di protezione, sfruttando le tecniche più aggiornate del web semantico per ridurre – o addirittura eliminare – le possibili vulnerabilità.

L’impiego della semantica, che analizza il significato delle parole e le loro relazioni, consente di trovare i documenti giusti con molta più precisione rispetto ai metodi di ricerca tradizionali, riducendo ambiguità e interpretazioni errate.

Questo approccio rappresenta un’innovazione sia sul piano metodologico sia su quello operativo rispetto ai sistemi finora adottati. La piattaforma verrà sviluppata in OWL (Web Ontology Language) e descriverà i concetti chiave di asset, threat, vulnerability, countermeasure, security goal e defence strategy. Il modello, che collega asset, minacce e contromisure, seguirà le linee guida dello standard ISO/IEC 27001.

Il progetto è coerente con le filiere individuate nella Smart Specialization Strategy in quanto attinente alle industrie creative digitali e precisamente al settore KIA 62 Programmazione, consulenza informatica Settori di attività̀ compatibili con l’ avviso pubblico : g = videogiochi e software- nel caso specifico software.

 

Finanziato dal – L.R. 13/13 art 7 – Avviso Pubblico “Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative – annualità 2019

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dAIbetes /progetti/daibetes/ Wed, 21 May 2025 09:43:39 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=22414

L’esigenza

Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica complessa che richiede una gestione quotidiana rigorosa. Nonostante i progressi nelle terapie e nei dispositivi di monitoraggio (come i sensori per il controllo continuo della glicemia), molti pazienti faticano a mantenere un controllo glicemico ottimale nel lungo termine. Questa difficoltà nella gestione espone a un rischio elevato di complicanze gravi – ad esempio cardiovascolari, renali, neuropatie e retinopatie – che compromettono la qualità di vita e aumentano i costi e i carichi sul sistema sanitario. Inoltre, ogni paziente diabetico presenta caratteristiche uniche: fattori genetici, stile di vita e risposte alle terapie possono variare sensibilmente da persona a persona.

Di conseguenza, personalizzare il percorso di cura e predire l’andamento della malattia per ogni individuo sono diventate priorità assolute. I medici oggi hanno accesso a una crescente quantità di dati – dalle misurazioni glicemiche giornaliere ai dati clinici storici, fino a informazioni sullo stile di vita – ma trasformare questi dati in decisioni cliniche mirate è ancora una sfida aperta. Emerge dunque la necessità di strumenti avanzati che supportino specialisti e pazienti nella comprensione profonda della malattia e nella pianificazione di interventi su misura. 

La complessità di questi bisogni richiede soluzioni innovative. dAIbetes nasce proprio con l’obiettivo di affrontare tali sfide, migliorando la comprensione della malattia e aprendo la strada a una gestione del diabete più personalizzata e proattiva. 

 

Il Progetto

dAIbetes mira a migliorare la comprensione e la gestione del diabete attraverso l’integrazione di modellazione avanzata e tecniche di intelligenza artificiale interpretabili. L’obiettivo principale è identificare sottogruppi di pazienti diabetici, valutarne gli esiti clinici e analizzare i fattori di rischio associati alle complicanze. Attraverso tecniche sofisticate di analisi dei dati – come il clustering e l’analisi di serie temporali – il progetto intende individuare pattern nascosti nelle informazioni cliniche, così da personalizzare i trattamenti e prevedere l’andamento della malattia per ogni paziente. Un elemento cruciale è lo sviluppo di modelli predittivi avanzati che integrino una vasta gamma di dati (clinici, genomici, ambientali): questi modelli promettono di fornire previsioni più accurate sulla progressione del diabete e sull’insorgenza di complicanze, consentendo interventi preventivi tempestivi e su misura. Inoltre, dAIbetes prevede lo sviluppo di un Digital Twin – ovvero un “gemello digitale” che riproduce in modo dettagliato e dinamico le caratteristiche fisiologiche, metaboliche e genetiche del paziente diabetico. Questo strumento consente di simulare in anticipo gli effetti di diversi trattamenti e di individuare nuovi parametri utili a stratificare ulteriormente i pazienti in gruppi omogenei. 

Per soddisfare in modo concreto le esigenze chiave nella gestione moderna del diabete, il progetto si articola su quattro pilastri tecnologici e metodologici fortemente integrati: 

  • Integrazione e qualità dei dati

dAIbetes raccoglie e armonizza fonti cliniche eterogenee (cartelle elettroniche, sensori indossabili, referti specialistici) attraverso pipeline di data cleansing, annotazione semantica e controllo degli outlier. Il risultato è un patrimonio informativo coerente, completo e pienamente conforme al GDPR. Su questa base vengono applicati algoritmi di clustering avanzato che individuano sottogruppi omogenei di pazienti e rivelano pattern temporali nascosti, elemento essenziale per una medicina di precisione. 

  • Modellazione multi-scala 

Una combinazione di reti neurali profonde e modelli ad agenti riproduce le dinamiche biologiche sia a livello microscopico (processi cellulari e metabolici) sia macroscopico (andamento clinico nel tempo). Il risultato è un Digital Twin del paziente diabetico, capace di simulare con elevata accuratezza la progressione della malattia e la risposta a diversi schemi terapeutici, fornendo ai clinici un banco di prova virtuale per scelte terapeutiche mirate. 

  • Infrastruttura sicura e scalabile

L’architettura cloud-nativa è progettata per massima interoperabilità e protezione dei dati sensibili. Meccanismi di continuous delivery e monitoraggio automatico garantiscono prestazioni stabili, possibilità di scalare rapidamente e rollback immediati in caso di anomalie, assicurando così affidabilità in ogni fase del ciclo di vita applicativo. 

  • Validazione clinica e ottimizzazione continua

Il modello viene valutato con specialisti diabetologi mediante metriche rigorose di accuratezza, sensibilità e precisione. I feedback clinici alimentano cicli di miglioramento iterativo che affinano costantemente le previsioni e mantengono il Digital Twin allineato alla migliore evidenza scientifica. 

Grazie a questa architettura integrata, dAIbetes trasforma i dati in conoscenza operativa, supportando decisioni tempestive e personalizzate per migliorare il controllo glicemico e prevenire le complicanze. 

Il progetto è realizzato in stretta sinergia con un network di partner di eccellenza, con Phoenix nel ruolo di capofila.

 

Progetto realizzato nell’ambito del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNC), programma “Digital Driven Diagnostics, prognostics and therapeutics for sustainable Health care” (D3 4 Health), Spoke 2, Università di Salerno. 

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RehabSphere /progetti/rehab-sphere/ /progetti/rehab-sphere/#respond Wed, 14 May 2025 16:26:32 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=22031

L’esigenza

Il progetto RehabSphere nasce dalla constatazione che l’attuale modello di riabilitazione presenta limiti strutturali: richiede la presenza fisica del paziente in centri specializzati, con costi, tempi e logistica onerosi ed esiti clinici non sempre uniformi perché dipendono da risorse e competenze disponibili in loco. Questa impostazione penalizza in particolare gli anziani, le persone con ridotta mobilità o chi vive lontano dai poli sanitari, alimentando disuguaglianze nell’accesso alle cure e lasciando senza risposta una larga fascia di popolazione che avrebbe bisogno di trattamenti riabilitativi — in Italia circa 27 milioni di persone, a fronte di una dotazione di professionisti e strutture insufficiente.

Il bisogno primario, dunque, è disporre di un sistema che renda la riabilitazione più accessibile, continua e standardizzata, riducendo costi e barriere geografiche e garantendo al contempo feedback immediati e di qualità paragonabile (o superiore) alla terapia tradizionale. RehabSphere risponde a questa esigenza proponendo un ambiente di realtà virtuale con agente intelligente che permette sessioni a distanza, controllo in tempo reale dei movimenti e personalizzazione dei protocolli, così da abbattere i vincoli logistici, aumentare l’engagement dei pazienti e ottimizzare l’impiego delle risorse sanitarie.

Il progetto

RehabSphere rivoluziona la riabilitazione trasformandola in un’esperienza immersiva, personalizzata e fruibile ovunque.

All’interno di un ambiente virtuale fotorealistico, il fisioterapista registra gli esercizi che il paziente riproduce in tempo reale, con la possibilità di scegliere fra modalità multiplayer 1-to-1 o assistita. Un agente intelligente, alimentato da algoritmi di AI / machine-learning, confronta ogni gesto del paziente con il movimento “gold standard” del professionista, calcola la distanza motoria e fornisce istantaneamente correzioni vocali o visuali. Lo stesso agente funge da smart assistant in linguaggio naturale, pronto a rispondere a domande su patologie e protocolli di allenamento.

Per assicurare continuità terapeutica anche in aree rurali o per persone a mobilità ridotta, la piattaforma offre sessioni di teleriabilitazione crittografate che abbattono costi di viaggio, emissioni di CO₂ e differenze qualitative tra centri sanitari. L’architettura integra:

  • Computer-vision marker-less per un tracking millimetrico delle articolazioni;
  • un data-layer clinico pienamente conforme al GDPR;
  • un sistema di gamification che mantiene alto l’engagement e l’aderenza alle cure.

Grazie alla sinergia fra VR immersiva, intelligenza artificiale e servizi cloud sicuri, RehabSphere punta a:

  • Potenziare l’efficacia dei trattamenti, con algoritmi di riconoscimento del movimento accurati oltre il 90 %;
  • Mettere il paziente al centro, adattando ogni sessione al suo profilo motorio e ai progressi individuali;
  • Estendere l’accessibilità nelle zone con carenza di servizi sanitari, riducendo barriere logistiche ed economiche.

Progetto finanziato dal PNRR – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.5 “Ecosistemi dell’Innovazione”, Ecosistema I-NEST – Spoke 2 (Health, Food & Lifestyles) – Università di Trento. 

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SMART-LoRa /progetti/smart-lora/ /progetti/smart-lora/#respond Tue, 13 May 2025 16:18:31 +0000 /?post_type=keydesign-portfolio&p=21874

L’esigenza

In molte zone rurali, in siti industriali isolati o in stabilimenti con strutture metalliche che schermano i segnali, l’assenza di connettività affidabile impedisce a sensori, macchinari e sistemi di monitoraggio di scambiare dati in tempo reale. Senza una rete capillare—e con i costi proibitivi di fibra o coperture cellulari dedicate—restano inaccessibili funzioni cruciali come la manutenzione predittiva, l’irrigazione di precisione e il controllo ambientale. L’esigenza è quindi colmare questo “digital divide” dell’ultimo miglio: servono comunicazioni a lunghissimo raggio, a bassissimo consumo e a costo contenuto, capaci di connettere dispositivi eterogenei anche in assenza di infrastrutture tradizionali.

Il progetto

Il progetto SMART-LoRa — Scalable Multi-hop Advanced Radio Technologies with LoRa  nasce per dare risposta alla sfida della connettività dell’ultimo miglio, offrendo una rete multi-hop LoRa interoperabile con altre tecnologie LPWAN, dotata di edge computing e localizzazione senza GNSS, così da rendere finalmente possibili applicazioni IoT avanzate in contesti rurali e industriali difficili.

Il progetto integra in un’unica piattaforma hardware e software open-source: 

  • una rete LoRa multi-hop Device-to-Device che amplia la portata radio, abbatte la latenza e mantiene consumi ultra-bassi; 
  • un middleware di interoperabilità capace di orchestrare più tecnologie LPWAN (LoRa, Sigfox, NB-IoT), affinché sensori eterogenei dialoghino senza barriere ; 
  • localizzazione senza GNSS (RSSI, TDOA) per tracciare asset e macchinari anche dove il GPS non arriva ; 
  • virtualizzazione via Docker ed edge-computing che avvicinano l’elaborazione ai campi e alle linee di produzione, garantendo analisi in tempo reale e resilienza alla rete.

Grazie a questi blocchi tecnologici, SMART-LoRa abilita: 

  • Smart Farming di precisione — sensori distribuiti monitorano suolo, micro-clima e irrigazione, con dati inviati in catena multi-hop fino al gateway più vicino;
  • Industrial IoT — impianti e macchine dialogano tra loro per manutenzione predittiva, anche in capannoni schermati o aree remote. 

Il risultato sarà una soluzione scalabile, sostenibile e a basso costo, pronta a sostenere la transizione digitale e la competitività di PMI e aziende agricole, riducendo consumi energetici e impatto ambientale. 

Progetto finanziato dal PNRR – Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, Componente 2, Investimento 1.5 “Ecosistemi dell’innovazione” – Ecosistema Tech4You, Spoke 6 – Università della Calabria.

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